I 10 COMANDAMENTI DELL’EXPAT

Scritto da Simona Luddeni. Stanza: Laboratorio

Tempo fa chiacchierando con degli amici è venuto fuori il fatto che ormai andrebbe fatto un update dei 10 comandamenti.

Insomma, i tempi avanzano, la tecnologia fa da padrona, le stagioni non sono più quelle di una volta, si stava meglio quando si stava peggio ecc… e i comandamenti andrebbero un filino ritoccati in base al periodo storico.

E poi vogliamo parlare di noi expat? Ci vorrebbe una terza tavola solo per noi!

10 comandamenti

 

1. Ogni volta che ti viene voglia di lamentarti ricorda che arrivi dal paese di Dudù e se ti viene in mente di rientrare ti aspetta questo….

Immagine tratta da Internet

Immagine tratta da Internet

Ogni riferimento a cose, persone, animali è puramente casuale 😀

2. Non avrai il Bidè . Rassegnati. Smettila di adorarlo… ormai è “acqua passata”… nel vero senso della parola! Potrai raccontarlo ai tuoi figli, magari alla sera, come favola della buonanotte.

” C’era una volta, in un paese lontano, il paese di Dudù (giusto per rimanere in tema col primo comandamento)…un aggeggio bianco di nome Bidè. Bidè era sfortunato, lo usavano tutti, ma nessuno lo ringraziava mai. Così un giorno decise che voleva andarsene…ma purtroppo si rese conto di avere il passaporto scaduto e non poté mai andarsene dal paese di Dudù.

Fu così che non vide mai gli altri paesi. Fine”

3. Smettila di urlare al telefono. Se ci sono 6 mila caucasici intorno a te e uno che urla al telefono, ci si può buttare nel fuoco, rotolare nel fango, fare una maratona di 30 kilometri, arrampicarsi su una montagna e senza fiato dire….”è italiano”. Detto ciò, a nessuno interessa se “non hai trovato la pasta che cercavi al supermercato” o se ” vuoi fare un esposto alla procura perché non trovi i biscotti della Mulino Bianco“, abbassa il volume di qualche decibel e vivremo tutti felici e contenti.

(ogni riferimento a fatti avvenuti ieri è puramente casuale :-D)

4. Ricordati che la domenica è sacra. Per 6 giorni lavorerai, passerai l’aspirapolvere, monterai mobili, attaccherai quadri, farai feste e rave party, inviterai a casa ballerine di Lap dance, farai zumba in salotto sulla testa dei vicini, urlerai al telefono (a casa tua, tra le tue 4 mura)…ma la domenica NO.

La domenica il massimo delle sport estremo sarà il tuffo carpiato dal letto al divano.

La domenica non farai nessun tipo di rumore…neppure in bagno, mi raccomando ( comprati un silenziatore per il deretano, bitte)!

La domenica  entrerai in stato catatonico dal quale uscirai solo il lunedì mattina quando ti toglierai il pigiama!

5. Onora Cappuccino e Espresso. Ma comprati la macchinetta e fattelo a casa tua evitando la tiritela del “il caffè fa schifo”, lo sappiamo, è un dato di fatto, mettiamoci una mano sulla coscienza, prendiamone atto e proseguiamo sul cammino della vita.

Lo so è grave…. gravissimo… vedere il Cappuccino bevuto dopo pranzo o cena, quasi da denuncia, da telefonata al 911!

“Signora, mi dica, cosa succede?”

” Aiutatemi vi prego… c’è uno che beve il Cappuccino …dopo cena, ha appena mangiato un piatto di cozze, non posso guardare… venite subito!”

6. Non desiderare donne e uomini altrui. Vai tranquillo/a che anche se cambi nazionalità … la donna romperà le balle esattamente come la tua…e l’uomo lascerà in piedi la tavoletta esattamente come il tuo (o forse no :-))

7. Smettila di offenderti per tutto. Lo so che ti hanno insegnato che tutto gira intorno a te e quindi qualsiasi cosa va presa sul personale… se la cassiera del supermercato ti controlla il carrello per vedere se è vuoto non sta facendo un atto di razzismo e non ce l’ha con te…fidati! 

8.  Apri la mente. La mente è come un paracadute, funziona solo se la apri (cit. Albert Einstein).  Fare muro non ti servirà a nulla…quindi…inizia anche tu a bere il Cappuccino dopo le cozze 😀 

(scherzo, scherzo, scherzo…c’hai creduto…faccia di velluto :-D)

9 . Smettila di dire parolacce! Non puoi fare una parola sì e un “sti cazzi”… il tuo italiano peggiora di giorno in giorno e in più ci metti il carico da 90 aggiungendo parolacce come intercalari! Quando ti parlano e non capisci devi finirla di rispondere…

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(scusate questo era un comandamento rivolto a me stessa :-D)

10 . Last but not least : “prima di pretendere qualcosa. Prova a pensare a quello che… dai tu” (cit. Vasco Rossi).
A buon intenditor poche parolacce… nel caso, torna al comandamento uno e ti passeranno tutte le pretese 😀

(Il post è ironico…rileggete il comandamento 7 se non lo avete percepito)!

Immagine tratta da Internet

Immagine tratta da Internet

ps: grazie a Valentina per avermi segnalato questa foto 😀

ps2: Bidè si scrive Bidè…in italiano. Bidet si scrive Bidet in francese.

Simona

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Commenti (9)

  • SmerlinC

    |

    Oh mio Dio mi sono spanciata dalle risate!

    Sí ci volevano proprio questi comandamenti!

    Ci vorrebbe il numero 11 però….
    Ogni volta che ti chiedono quando tornerai a casa, non ti vergognare di dire “mai” invece di arrampicarti sugli specchi trovando scuse tipo “solo quando morirá il Berlusca, il ventimilionesimo papa, il sole sorgerá ad ovest ecc. ecc.” Vivi all’estero perchè ti trovi bene l’hai voluto mica perchè è una vergogna! Lol
    Comandamento 12: se invece ti trovi male, tornatene nel paese di Dudu invece di rompere le scatole agli altri expats con le tue lamentele, grazie! XD

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  • Dario

    |

    Io aggiungerei anche:
    COMANDAMENTO 13: sii sempre orgoglioso delle tue origini in quanto, nonostante tutto, godiamo di una notevole stima e considerazione (parlo per esperienza personale), soprattutto in determinati campi. Ricordatevi non siamo tutti uguali (per fortuna) e penso che gli expats rappresentino la parte buona dell’Italia che invece di piegarsi a compromessi e “cattive abitudini” si rimettono in gioco… e sti cazzi!

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  • SMerlinC

    |

    Oddio no Dario.. Mi sei caduto nel tranello dell’expat italiano lol io non sono orgogliosa delle mie origini, a me dell’Italia non fregava niente quando ci stavo figurati adesso… Il dilemma maggiore è: perchè ciò è considerato non ammissibile? Sarebbe alquanto strano che fossi orgogliosa delle mie origini quando ho fatto di tutto per andarmene 😉

    Comandamento 14: ricordati che l’Italia non è il paese più bello del mondo, ce ne sono altri 😉

    @Simona ma lo sai che una signora di Roma su Linkedin è andata a scrivere che agli expats italiani all’estero gli manca la pasta… Non so se volevo ridere o piangere! Bisognerebbe inviarle alcune delle tue foto!

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    • Dario

      |

      No non mi fraintendere.
      Per prima cosa non posso essere caduto nel tranello di cui parli perchè PURTROPPO non sono ancora riuscito a scappare, quindi non mi posso considerare ancora appartenente alla categoria degli “expats” (spero di poterne entrare a far parte molto presto).
      Punto due, ho solo espresso una mia idea e rispetto molto quelle degli altri. Se tu non sei orgogliosa delle tue origini va bene, figurati, non ho certo il diritto di giudicarti. Io sono fatto così, non riesco ad odiare incondizionatamente il mio paese nonostante confermo non sia assolutamente il paese più bello del mondo. Comunque penso che l’andarsene non abbia nulla a che vedere con l’orgoglio verso le proprie origini, ma con una ricerca di un qualcosa che al momento il tuo paese non è in grado di darti.

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  • SMerlinC

    |

    Scusa se ho frainteso ma dato che hai commentato su una discussione sugli expats presumevo tu fossi uno.
    Tra l’altro c’è differenza, secondo me, tra un expat che soggiorna momentaneamente all’estero per fare un’esperienza e un altro che se n’è andato definitivamente. Ti posso assicurare che chi è andato via e si è poi integrato nella vita all’estero, dell’Italia non sapeva che farsene in ogni senso.
    Chi rimane nostalgico del proprio paese o chi si lamenta continuamente del proprio paese ma lo rimpiange mette la base per essere un expat infelice.
    Riguardo alla tua ultima frase, attento a non cadere nel tranello del ‘essere all’estero è sempre meglio perchè l’Italia non offre questo e questo’ perchè l’estero non è la cura di tutti i mali, specie se la ‘ricerca’ che stai facendo è interiore e poco ha a che fare con l’Italia 😉
    Interpreta bene i tuoi motivi per lasciare l’Italia prima di farlo, altrimenti rischi di cadere dalla padella nella brace. Giusto un consiglio e in bocca al lupo 🙂

    Rispondi

    • Dario

      |

      Non ti preoccupare, niente di cui scusarsi. Comunque non sono affatto un nostalgico e ti assicuro che non sarò assolutamente un “expat” infelice anzi per ora sono un “non expat” infelice. Non sono assolutamente alla ricerca di qualcosa di “interiore”, i miei non sono motivi così nobili. Sto cercando una realtà lavorativa diversa da quella attuale. Comunque ti ringrazio per il consiglio ed in bocca al lupo anche a te.

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  • lollino

    |

    …salve un amica mi ha mandato il link a questo articolo…..volevo solo dire a volte penso proprio che gli italiani son gente rigida!!!! il cappuccino si puo’ bere quando uno vuole….esattamente come la birra a colazione con il croissant alla maionese..o la pasta con il pollo….

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