Archivia per Gennaio, 2014

DACHAU.

Scritto da Simona Luddeni. Stanza: Fuori casa, Salotto

Oggi 27/01 è il giorno della memoria. Non ho molto da dire, anzi ne avrei… ma penso che in questi anni siano stato investite un sacco di parole su questo aberrante periodo della Storia.

Questo post nasce di getto, perché stamattina ho aperto fb e ho iniziato a vedere nella mia bacheca un sacco di link, post, foto che ricordano quanto l’essere umano possa essere bieco, cinico e ripugnante.

Ma nasce anche perché la Storia ci deve insegnare, ma non ci deve “distrarre”… come ho già detto, dobbiamo ricordare perché non accada mai più… ma dobbiamo anche continuare a guardare dritto sul nostro presente.

Oggi in molti si sveglieranno senza nemmeno accorgersi della ricorrenza, altri passeranno la giornata a condividere link sull’accaduto, qualcuno ne approfitterà per puntare il dito e seguire la scia dell’odio, solo pochi soffriranno veramente… quei pochi che ancora hanno tatuato quel numero addosso.

Solo quei pochi, che ancora ci sono, hanno il diritto di soffrire veramente, noi altri dobbiamo solo tutelare le generazioni future perché questo non accada mai più.

E dobbiamo risolvere il presente, perché il passato non lo possiamo né modificare né cancellare.

EinEspressoBitte a Dachau

EinEspressoBitte a Dachau

SAPETE COSA FANNO GLI ITALIANI ALL’ESTERO? VE LO RACCONTO IO…

Scritto da Simona Luddeni. Stanza: Salotto

Il 21 gennaio 2014 sul Fatto Quotidiano (Emilia Romagna), Matteo Cavezzali, ha pubblicato un pezzo dal titolo “Italiani all’estero, ecco come passano realmente il loro tempo”.

Inizialmente ho cercato di leggerlo con ironia, arrivata alla fine, sono rimasta perplessa, l’ho riletto, e di ironia ne ho trovata ben poca.

Però al posto dell’ironia ho trovato il famoso discorso del:

“me l’ha detto mio cugino che gliel’ha detto tuo fratello che l’ha detto a tuo cognato che ha uno zio che vive a Parigi, ma forse no, vive a Madrid…non me lo ricordo, ti mando un fax”

Concetto riassunto dal Cavezzali con: “un’ indagine trasversale”. Quindi l’articolo non viene scritto per conoscenza diretta, ma per sentito dire…(immaginate quanto hanno da dire questi tre puntini di sospensione).

Il mio blog nasce anche per combattere la “lamentosità” di alcuni miei connazionali espatriati, l’ho ripetuto più volte, espatriare non è come andare in vacanza 3 settimane per poi rientrare, espatriare è trasferire la propria vita in un luogo diverso, vivere la propria vita in un’altra lingua, affrontare differenze culturali, scavalcare muri… o perlomeno non sbatterci contro.

Nasce per combattere i pregiudizi e per smentire i “sentito dire”, sia nei confronti dei tedeschi sia nei confronti degli italiani!

Io per prima riconosco dei limiti culturali al nostro paese, e a volte, questi limiti si ripercuotono su di noi… ma una cosa non tollero: il livore… e l’articolo del Cavezzali trasuda questo sentimento.

Forse la rivalità tra Nord e Sud Italia non fa più notizia, forse ci voleva qualcosa di diverso… qualcosa di più attuale… come fomentare l’odio tra italiani rimasti in patria e italiani volati all’estero.

Forse Massimo d’Azeglio aveva ragione quando diceva “Purtroppo s’è fatta l’Italia, ma non si fanno gl’Italiani”, forse il fatto che ci abbiano uniti dal punto di vista geografico non significa che lo siamo dal punto di vista culturale, forse è il caso che iniziamo a guardarci in faccia e a dirci come stanno realmente le cose.

Immagine tratta da Internet

Immagine tratta da Internet

UN MINUTO DI SILENZIO…FOOD DISASTER!

Scritto da Simona Luddeni. Stanza: Cucina, Laboratorio

Ok, è arrivato il momento…i tempi sono maturi per sfornare questo post, ci sono voluti  2 anni e 4 mesi (quasi la gestazione di un elefante) per prendere coraggio.

È stata lunga e sofferta la decisione, ho fatto mesi passando davanti agli scaffali rischiando mancamenti…mesi nei quali mi sono avvicinata pian piano ai prodotti, ripetendomi continuamente “Simona, ce la puoi fare, Simona sono solo dei barattoli”, e poi ce l’ho fatta…li ho affrontati, basta con questa omertà 🙂 sono cose che vanno dette e mostrate al mondo!

Detto ciò, vi chiedo cortesemente…un minuto di silenzio.

Un minuto di silenzio per:

 

CAFFÈ & LIBRI: FOR GOOD AND EVIL (CHARLES ADAMS)

Scritto da Vincenzo Pizzolante. Stanza: Libreria

A questo punto, finito di argomentare sulla questione salute, ho voltato pagina e virato su un altro settore, sempre di “interesse” pubblico: l’economia (anche nota a noi altri come “la scienza triste”).

Il primo libro di cui parlo, scritto da Charles Adams dal titolo For God and Evil. L’influsso della tassazione sulla storia dell’umanità, è un simpatico mattone di 600 pagine edito (la versione italiana) da Liberilibri , pubblicato nel Giugno del 2008.

 
Charles Adams - For Good and Evil

Charles Adams – For Good and Evil

For Good and Evil è forse la più affascinante e meravigliosamente ampia rassegna storica che analizza quale sia stata l’influenza della tassazione sull’economia, sulla politica e sulla civiltà.

 

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