IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO

Scritto da Simona Luddeni. Stanza: Laboratorio

Ve lo ricordate il film di Lina Wertmüller

Paolo Villaggio che impersonava un maestro del nord finito a Corzano, in un contesto a  lui sconosciuto! Se non lo avete mai visto o non lo ricordate date un’occhiata a wiki.

Il film termina con con la lettura di una parabola riassunta da uno degli alunni: 

« Quale parabola preferisci? Svolgimento. Io, la parabola che preferisco è la fine del mondo, perché non ho paura, in quanto che sarò già morto da un secolo. Dio separerà le capre dai pastori, una a destra e una a sinistra. Al centro quelli che andranno in purgatorio, saranno più di mille migliardi! Più dei cinesi! E Dio avrà tre porte: una grandissima, che è l’inferno; una media, che è il purgatorio; e una strettissima, che è il paradiso. Poi Dio dirà: “Fate silenzio tutti quanti!”. E poi li dividerà. A uno qua e a un altro là. Qualcuno che vuole fare il furbo vuole mettersi di qua, ma Dio lo vede e gli dice: “Uè, addò vai!”. Il mondo scoppierà, le stelle scoppieranno, il cielo scoppierà, Corzano si farà in mille pezzi, i buoni rideranno e i cattivi piangeranno. Quelli del purgatorio un po’ ridono e un po’ piangono, i bambini del limbo diventeranno farfalle. Io, speriamo che me la cavo. »
(L’ultimo tema letto dal protagonista, sul treno diretto a Settentrione)

Questa frase mi accompagna da quando vivo in Germania!

Ogni volta che devo sfidare il “tedesco” (la lingua)…mi passa in fronte la scritta “Io speriamo che me la cavo”

Abbiamo una diapositiva del momento!

Immagine

 

Sono passati più di due anni e ancora sudo freddo quando mi telefonano, è più forte di me, quando sento squillare il telefono, mi avvicino e vedo che il numero è di queste parti, inizio ad avere le palpitazioni…penso che se avessi un cardiofrequenzimetro verrebbe fuori la scritta “Oh oh oh…rilassati, è solo una telefonata”!

Ogni volta faccio un balzo indietro nel tempo e mi ricordo La prima telefonata in tedesco. In effetti ora va meglio, perlomeno non sto imbambolata a fissare la cornetta valutando se rispondere o no…neanche fosse questione di vita o di morte!

Ora guardo il numero, tiro su la cornetta e poi li lascio decantare…2 sono i casi:

1) se va bene, dall’altra parte c’è qualcuno che parla un tedesco a me comprensibile così rispondo tutta tronfia…sfoggiando il mio fedelissimo “Ja, genau” (che fa sempre molto “kit del perfetto integrato), e poi dopo la telefonata mi do un sacco di pacche sulle spalle da sola, mi auto compiaccio e mi auto faccio i complimenti…tipo “Brava Simona, sei stata proprio brava…uh come sei stata brava…sono fiera di te/me” per una cinquantina di minuti buoni!

2) se invece va male, non capisco un cippa lippa, così il mio interlocutore parla e parla…magari da 10 minuti e io sono ancora ferma a “Hallo”, ed è come se avessi a disposizione l’anello del Signore degli anelli...avete presente? Quello che faceva scomparire…ecco io scompaio…questo parla, e io mi metto l’anello e me ne vado nel mio mondo immaginario…salvo poi tornare quando il malcapitato finisce di parlare (a questo punto: da solo) per dire “Scusi eh, ma il mio tedesco non è gut…non è che può ripetere tutto in inglese o francese?”.

A questo punto m’immagino il tipo dall’altra parte del telefono che inizia a sbattere la testa contro il muro per la disperazione, e me lo immagino mentre mi ripete tutto con la fronte grondante di sangue…ma sarà mica colpa mia se parlano tutto d’un fiato e mi pare maleducato interromperli???? 😀

“Io speriamo che me la cavo” …tuona nella mia mente, quando devo andare negli uffici pubblici.

Almeno dalle mie parti, mentre in giro quasi tutti parlano inglese, negli uffici pubblici l’inglese scarseggia (vabè dai concedetemi la battuta da ex dipendente pubblico: in Italia scarseggia pure l’italiano 😀 “ho sentito cose che voi umani non potete neppure immaginare” :D)

Non sempre, ma spesso, mi sono trovata a dover ricorrere ai gesti per farmi capire! Soprattutto all’inizio, quando non spiccicavo molte parole, piuttosto che fallire il mio obiettivo, ricorrevo al buon vecchio linguaggio delle mani!

Io poi, sono fortunella, sono sempre incappata in persone gentilissime che si sono fatte in 4 per capirmi!

Una volta siamo ricorsi ai disegni, era una questione burocratica un po’ complessa…ed erano i primi mesi,  ci siamo venuti incontro coi fumetti…fortuna che me la cavo a disegnare!

Dopo 2 anni e mezzo…gli uffici pubblici mi fanno meno paura, mentre di quelli italiani ho ancora il terrore (e gli incubi la notte)(sempre battute da ex dipendente pubblico…lasciatemi sfogaaaaaareeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee).

Ora non parto più da casa con l’aria di un cane bastonato, trascinandomi fino a destinazione…ci vado più rilassata, l’epoca dei disegni è finita! Ovvio…ancora capita che non capisco tutto, ma quando afferro il senso…è fatta!

Capita anche a voi? Vi stanno parlando e aspettate quella parola, sì, quella parola che può dare la svolta alla conversazione…quel verbo, soggetto, nome di cosa, persona, animale…che può farvi capire l’intero discorso!

E quando arriva è come vedere la luce in fondo al tunnel…

luce

Eccola lì…la svolta! Evvaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii! Una volta afferrato il senso del discorso e sfoderato un’altro intercalare del “kit del perfetto integrato” me ne torno a casa, sempre tutta gongolante, con il passeggio da tacchino (come gongola il tacchino non gongola nessuno…), sorriso a 950 denti (per l’occasione se ne aggiungono) e i soliti 50 minuti di “Brava Simona, come sei brava…uh brava bravissima, brava all’ennesima potenza”.

Lasciatemelo dire…questa vita da emigrata è proprio un “Io speriamo che me la cavo” continuo 😀

Simona

 

 

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Commenti (4)

  • vilni alberto

    |

    Brava Simona,hai magnificamente sintetizzato quello che tutti noi abbiamo provato e proviamo ancora,quando ci troviamo ad affrontare una lingua che non e’ nostra.Un abbraccio e buon anno!!!!!!
    Alberto Vilni

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  • maja

    |

    è tutto vero Simo!!!Io sono Monaco da poco ,non parlo ancora tedesco ho fatto un corso ma ovviamente ci vorrà tempo….moltoooo tempo…ed ogni volta che qualcuno mi si rivolge mi congelo,leggi TERRORE assoluto nei miei occhi!!!Ma mi dico pur’io “speriamo che me la cavo”

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    • Simona Luddeni

      |

      Ciao Maja! 😀 ci passiamo tutti…tempo e pazienza…e tante risate 😀

      Rispondi

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