ITALIANO? HOLA CÓMO ESTÁS?
Capita? Sì, capita.
Capita solo a me? Spero di no… perché se così fosse inizierei a farmi delle domande senza darmi risposte… che è meglio!
Ok che siamo popoli latini, ok che siamo tutti belli come il sole allo stesso modo (vista la mia recente esperienza in Spagna… posso dire che le autoctone erano una cosa senza eguali??? Cosa mangiano ste maledette??? :D), ok che il fascino è quello… ma ogni volta non so se ridere o improvvisare un siparietto con quelle 4 parole che conosco in spagnolo:
Una cosa tipo:
“Ah, sei italiana? Conosco l’italiano… hola cómo estás!”
“Bueno, la cuenta por favor, patatas bravas, ay que linda, un dos tres un pasito pa’delante Maria”
Potere di Ricky Martin … vieni a meeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!
No, non mi sento offesa, mi fa solo sorridere… capiterà a tutti, tipo agli asiatici, sono tutti uguali, almeno ai miei occhi… penso alla mia amica indonesiana che ci ha messo 1 anno per farmi capire che:
“no, Simona… noi non scriviamo con gli ideogrammi”
“no, Simona… non ho europeizzato il mio nome, mi chiamo così… e quello è”
“no, Simona… il – pollo alle mandole e gli gnocchi di liso – (l’ultima volta che in Italia ho fatto la splendida e ho sostituito la r con la l mi han fatto pagare le – nuvole di dlago – notoriamente offerte, quindi non fatelo mai) non so manco cosa sono, ve li siete inventati voi o cmq non provengono dalle mie zone”
“no, Simona non lo capisco il cinese è inutile che mi porti gli gnocchi di liso che non conosco e cerchi di farmi tradurre le istruzioni”.
Inzomm… non è che solo noi patiamo questa confusione di origine!
In fondo è una vita che sono con identità da definire e forse è meglio così. Nata in Valle d’Aosta con genitori calabresi: polenta con ‘nduja, un pesce fuor d’acqua ovunque: ad Aosta con un’allergia spropositata per la neve, gli sci, le montagne, la caprette che fanno ciao… in Calabria cercando di evitare qualsiasi cosa di piccante, pure i pepini della mortadella, cercando di mangiare dissociato… sotto gli sguardi compassionevoli dei miei parenti “ma sei malata? e mancialo il panino con le polpette che non hai manciato niente”!
Un’onta per ambedue le regioni!
E poi dovrei stupirmi se non capiscono subito che sono italiana???
Come se non bastasse questo bipolarità regionale ho anche quella stagionale.
Sì, d’inverno Casper mi fa una pippa… se mi alzo di notte, mi faccio luce da sola con la pelle come i neon.
Una cosa potevo prendere dai miei, la pelle olivastra tanto bella… e invece no! Per qualche strano scherzo del destino il mio dna si è modificato per adeguarmi al posto in cui sono nata e trac eccola lì: capelli scuri, occhi scuri… bianca cadavere!
Non sarebbe un problema se non fosse che al primo raggio di sole cambio colore che nemmeno i Visitors erano così veloci a cambiare pelle!
‘anvedi il dna calabro com’è potente 😀 cellll’ho la pelle olivastra cellll’ho… ma sta uno strato sotto!
Quindi il risultato qual’è? Che faccio l’abbronzatura da mondina in un nano secondo, e se non sto attenta la faccio a strisce, tipo che se esce il sole debole e sto con la fronte al sole, mi ritrovo nera in fronte e basta (ogni riferimento a cose, persone e fatti successi l’ultima volta al bier garten è puramente casuale :D).
Kim Kardashian inizia a tremare!
L’altro lato della medaglia, a parte queste quisquilie superficiali è che d’estate nel toto nazionalità si aggiungono la Turchia e la Libia!
Qui le uniche parole che posso sfoggiare sono: kebab, döner, falafel… insomma, solo roba da mangiare ( tanto per cambiare ;-))
Poi la confusione si accentua col fatto che in Valle d’Aosta la seconda lingua è il francese, perciò quando mi chiedono come mai, parte lo spiegone accompagnato dalla geolocalizzazione della regione, impresa ardua!
“Hai presente l’Italia? In alto, su su su… nell’angolo?”
“Ah sì… Trentino?”
“No, quelli hanno come seconda lingua il tedesco, dall’altro lato”
“mmmm…. Milano”
“No, quelli hanno come seconda lingua la cassuoela (bonaaa), più nell’angolo”
“La Francia?”
“No”
“Svizzera?”
Alla fine, sconfitta, amareggiata e stanca… mi arrendo:
“È tra Milano e Torino, in un punto a caso”
Non è vero, ma loro son contenti perché riconoscono due città… e a me rimangono due alternative:
– andare in giro con la cartina dell’Italia in tasca
– giocare facile e alla domanda “Italiano? hola cómo estás?” rispondere sorniona
“Bueno, la cuenta por favor, patatas bravas, ay que linda, un dos tres un pasito pa’delante Maria”.
Grazie Ricky Martin di esistere!
Tags: Germania, Italia, italiani
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Commenti (7)
Alessandro
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Articolo bellissimo e divertentissimo
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Simona Luddeni
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Grazie Alessandro 😀
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Valentina
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Non è per essere pignola, ma si scrive “Hola cómo estás”. Comunque bellissimo blog!
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Simona Luddeni
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Grazie per la correzione e per il complimento! Saluti da Freising!
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Tiziana
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capita anche a me! Molti mi hanno detto che non gesticolo molto quindi posso solo essere spagnola, e non italiana. Un mio collega per scherzaremi chiama spagnola ed io sto ovviamente al gioco.
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Simona Luddeni
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olèèèèèè Tiziana 😀
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Antonella
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A volte mi sento confusa
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